Amenorrea
Amenorrea e inseminazione artificiale
Con l'amenorrea primaria, si può provare l'inseminazione per avere un bimbo?
La amenorrea primaria è quella condizione in cui le prime mestruazioni non si sono ancora presentate al sedicesimo anno di età. Può avere varie cause, che possono andare dalle alterazioni anatomiche a livello genitale ( esempio assenza di utero o vagina), a cause genetiche, a sofisticate cause ormonali, che possono avere alla loro base ragioni funzionali ormonali o ragioni organiche, in particolare a livello di ipofisi, inclusi i tumori ipofisari, ma anche a livello ovarico o tiroideo. La diagnosi di questa condizione è dunque complessa e richiede talora numerosi esami. Ne consegue che per verificare una possibilità di gravidanza in una donna con amenorrea primaria ne vanno individuate le cause, va vista la possibilità di correggere queste cause, e infine ipotizzata la possibilità del concepimento. Tenuto conto che questo trova talora difficoltà a realizzarsi anche in donne e coppie che sono apparentemente normofunzionanti, tanto che possiamo stimare che circa il 15 per cento almeno delle coppie risulti sterile.
Amenorrea, anoressia e gravidanza
L'amenorrea, cioè la cessazione del ciclo da qualche mese dovuta probabilmente a una non idonea alimentazione (anoressia), può comportare problemi nell'avere figli? Poi come si può riavere un ciclo regolare? Basta ricominciare ad assumere una dieta idonea e curare così la patologia psichica primaria o bisogna iniziare una cura a base di specifici farmaci?
La anoressia è una patologia complessa soprattutto di ordine psichiatrico, ed anche quando apparentemente risolta con la ripresa di un peso normale lo screzio fisico e psichico persiste sempre. Per questo è talora difficile recuperare una normale funzionalità ipofisi-ipotalamo-ipofisi che permetta una regolare mestruazione, una regolare ovulazione e poi l'inizio regolare di una gravidanza. Queste situazioni vanno sempre seguite da uno specialista, che può, quando utile e necessario, anche prescrivere farmaci atti a favorire l'ovulazione.
Amenorrea dopo interruzione della pillola
Buon giorno. Per 3 anni ho preso la pillola anticoncezionale. Due mesi fa l'ho interrotta, ma non mi sono ancora venute le mestruazioni. Sono sicura di non essere incinta in quanto ho sempre usato altri contraccettivi in questo periodo e in più ho fatto per sicurezza un test che è risultato negativo. Che cosa può essere successo? Non so se può essere rilevante, ma negli ultimi mesi ho perso circa 6 chili: questo può avere influenzato il ciclo? Grazie.
Solitamente l'amenorrea dopo pillola è un fenomeno che con la pillola non ha molto a vedere, se non raramente. È piuttosto importante indagare altri elementi, quali la struttura fisica, il peso, le caratteristiche ormonali di base, elementi di squilibrio dell'asse ipotalamo-ipofisi-ovaio, come lo stress, e altro ancora. In questa dimensione di problemi certamente un calo consistente di peso, come quello indicato, può avere la sua importanza, come possono avere importanza le ragioni o le condizioni che l'hanno indotto. Meglio approfondire con il proprio medico.
Amenorrea da diverse cause e rischio di gravidanza
Sono in amenorrea da almeno 3 anni, prima a causa di sindrome dell'ovaio policistico che ha sconquassato il quadro ormonale e, in seguito, per un marcato sottopeso da anoressia. Se ho rapporti non protetti c'è rischio che possa avere una gravidanza?
L'intersecarsi della condizione di policistosi ovarica e amenorrea è frequente. Ciò corrisponde semplicemente a una certa difficoltà a ovulare, che può essere rimossa quasi sempre con gesti terapeutici molto semplici. Diversa e più complessa è la condizione di amenorrea da anoressia, in cui l'amenorrea va combattuta con l'assunzione di un estroprogestinico, almeno per ridurre il rischio sulle ossa. In ogni caso, se la donna anoressica e amenorroica ha rapporti sessuali liberi senza alcuna protezione (senza pillola, senza preservativo o altro) difficilmente resta gravida, perché difficilmente ovula, ma ciò non va escluso totalmente.
Amenorrea dopo chirurgua bariatrica
Sono affetta da obesità patologica e ho subito un intervento di chirurgia bariatrica un mese e mezzo fa. Ho sempre assunto la pillola sia per regolarizzare il ciclo sia per la sua funzione anticoncezionale. Dopo l'intervento ho avuto il ciclo ma poi, alla seconda sospensione della pillola, non ho visto più nulla. So che è normale a seguito di un intervento... la mia domanda è se posso continuare ad assumere la pillola anche se il mestruo non arriva. Le chiedo inoltre di chiarirmi se il lansoprazolo può causare una minore efficacia della pillola.
La mancata mestruazione dopo l’interruzione abituale della pillola per sette giorni è un fenomeno possibile e relativamente comune, dovuto all'azione che la pillola ha sull’endometrio. Ovviamente la situazione merita comunque di essere valutata e interpretata, cercando anche altre possibili concause. Tra queste certamente lo stress di un intervento può avere una sua valenza. Allo stesso modo possono agire farmaci attivi sul sistema nervoso, probabilmente utilizzati in questo caso. In ogni caso risulta sempre prudenziale effettuare un test di gravidanza, meglio se con un prelievo di sangue che dosi l’HCG-beta. È comunque utile procedere nel contempo con l’assunzione della pillola. In questa particolare situazione, in cui sono presenti sovrappeso, irregolarità basale del mestruo, peluria abbondante, vanno comunque fatte altre considerazioni. Ad esempio se vi sia una microplicistosi ovarica, per la quale sarebbe più opportuno l’uso di una pillola con una componente progestinica decisamente antiandrogenica. L’altra considerazione va fatta sul peso, perché vi sono segnalazioni in letteratura di una possibile minore efficacia della pillola nelle donne obese e, comunque, con peso superiore ai 90 kg. E un'ultima considerazione andrebbe fatta sul tipo di chirurgia bariatrica effettuata perché questa potrebbe alterare l’assorbimento della pillola insieme con l’alterazione dell’assorbimento degli alimenti in generale, scopo principale di questa chirurgia fatta per ottenere la diminuzione del peso. Ciò potrebbe incidere sulla sicurezza anticoncezionale. Quanto al lansoprazolo non vi sono segnalazioni di interazioni vere nella efficacia della pillola, anche se ne utilizza le stesse vie metaboliche. In conclusione, in questo caso userei precauzioni aggiuntive almeno fino a dopo avere rifatto il punto con un buon ginecologo.
LH, FSH e amenorrea
Valori molto bassi di LH e FSH possono causare amenorrea primaria? Se sì l’unica soluzione è quella farmacologica?
Valori molti bassi di LH e FSH possono essere causa o conseguenza di amenorrea. Dipende dalla cause che vi stanno dietro, che vanno attentamente valutate da un buon endocrino-ginecologo, possibilmente dosando anche altri ormoni, per valutare l’origine ipotalamica od ovarica dell'amenorrea. Lo stesso ginecologo potrà anche valutare le apposite terapie per rimuovere l'amenorrea, laddove sia possibile farlo. In realtà molte volte restaurare un ciclo risulta difficile, se non impossibile, in particolare se l’amenorrea è di lungo periodo.
Recupero del ciclo dopo amenorrea per anoressia
Da anni sono stata in amenorrea per anoressia nervosa ed ho avuto il ciclo solo indotto da pillola. Oggi ho recuperato dieci chili, ma lasciata la pillola non avevo il ciclo naturale. Il ginecologo ha accertato la ripresa della funzione ovarica e per ripristinare il ciclo mi ha prescritto una cura da ripetersi per 3 cicli con clomifene e didrogesterone. Questa cura potrà ripristinare il ciclo naturale? Potrò ovulare e avere una gravidanza?
È difficile dare una risposta certa a questo quesito poiché, in realtà, in certe donne il danno endocrino-metabolico conseguente alla amenorrea da anoressia può risultare persistente o difficilmente rimovibile. Ne consegue che la risposta agli stimoli sull’ovaio è assolutamente personale e talora, pur transitoriamente positiva, non resta stabilmente. Certamente un recupero del peso risulta essere un fattore positivo.