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Acne e cibo

6 Giugno 2020
La scienza smentisce i luoghi comuni secondo cui cioccolato, salumi e altri alimenti sono responsabili della comparsa dei brufoli. Le cause sono ben altre.
Tempo di lettura: 11 minuti
Acne e cioccolato

La scienza smentisce i luoghi comuni secondo cui cioccolato, salumi e altri alimenti sono responsabili della comparsa dei brufoli. Le cause sono ben altre.

Ancora brufoli! Sembrano spuntare come funghi. Avrò mangiato senz’altro troppa pizza o troppo cioccolato. E invece no. Sfatiamo un vecchio mito: l’acne non dipende da quello che si mangia.

È una questione molto più complessa. Che comprende fattori ormonali, stress, e può essere peggiorata da cattive abitudini. Ma che con le opportune contromisure può guarire praticamente quasi sempre, anche nei casi più gravi. A patto di rivolgersi alle persone esperte del settore, ovvero ai dermatologi.

L’acne compare soprattutto nel periodo adolescenziale, tuttavia può presentarsi anche in età adulta. Nel caso degli adolescenti si parla di acne giovanile, nel secondo di acne tarda o tardiva (vedi tabella). Nella maggior parte delle persone questa patologia regredisce intorno ai 30 anni, ma talvolta può persistere anche fino a 40-50 anni.

Tipo di acne
Caratteristiche
Acne giovanile
Compare al momento dello sviluppo sessuale, può guarire dopo questo periodo o perdurare nell'adulto
Acne tarda o tardiva
Compare nell'adulto anche senza aver sofferto di acne giovanile

Può manifestarsi con forme più lievi o più gravi e, se si insinua in profondità nei tessuti, può portare alla formazione di cisti o lasciare cicatrici molto evidenti. Non bisogna confonderla con la rosacea, malattia infiammatoria cronica caratterizzata, oltre che da papule simili a quelli dell’acne, anche da dilatazione dei capillari del viso e sensazione di calore e bruciore.

Per non farci rovinare definitivamente la pelle dall'acne, vediamo quindi qual è la sua origine e quali sono i suoi sintomi e le cause reali: sarà più facile combatterla.

Che cosa c’è alla base del brufolo I tanto temuti brufoli sono dovuti all’infiammazione dei pori della cute che sono stati otturati, in parte o completamente, dal sebo e da cellule morte. L’insieme di questo materiale costituisce il comedone, chiamato comunemente punto nero o bianco.

Il colore varia in base a come si presenta l’apertura del poro: se rimane libera, nonostante la presenza del materiale all’interno del poro, si hanno i punti neri, se, invece, si tappa perché completamente ostruita dalle sostanze che vi ristagnano, si hanno i punti bianchi.

In entrambi i casi, ciò che rimane all’interno del follicolo pilifero costituisce un ottimo substrato per la crescita batterica. I batteri sono infatti i veri responsabili dell’arrossamento prima e del gonfiore e della formazione del pus poi.

Ecco, in sintesi, che cosa sono quei piccoli vulcani che punteggiano la cute acneica, e che tendono a comparire nelle zone del corpo in cui la pelle è più ricca di ghiandole sebacee: il volto (in particolare la fronte e le guance), il collo, il petto, la parte superiore del dorso, le spalle (soprattutto nei maschi) e il torace.


I fattori scatenanti

Per la loro formazione sono chiamati in causa diversi fattori: primo fra tutti l’aumento degli ormoni sessuali, un fenomeno che avviene in maniera molto marcata nel corso della pubertà (ecco perché l’acne predilige i teenager), ma che si ritrova con caratteristiche diverse anche nella vita adulta, specie nelle donne.

Per esempio durante il ciclo mestruale oppure dopo la sospensione della pillola anticoncezionale o, ancora, negli anni che precedono la menopausa.

Tra gli ormoni sessuali a essere incriminati sono più precisamente gli androgeni, ormoni maschili che sono però presenti anche nell’organismo femminile che, proprio a partire da queste sostanze, produce gli ormoni tipici della donna, ovvero gli estrogeni.

Che cosa c’entrano gli androgeni con l’acne? C’entrano, eccome, perché inducono un ingrandimento della ghiandola sebacea presente nel follicolo pilifero e un aumento della secrezione di sebo, cioè proprio quelle alterazioni che costituiscono la base per l’istaurarsi delle diverse forme di acne e favoriscono il proliferare dei batteri.

Ma gli ormoni non sono i soli responsabili. Esistono anche fattori individuali, come una predisposizione genetica, oppure l’assunzione di alcuni farmaci, quali il litio, i barbiturici, i corticosteroidi e, ovviamente, farmaci a base di androgeni.

Miti da sfatare

Oltre a scagionare alcuni alimenti come cioccolato o salumi, tradizionalmente accusati (in modo ingiusto) di far comparire le lesioni acneiche, altri miti da sfatare riguardano le responsabilità di igiene e sudorazione nella genesi della malattia.

Questi fattori, però, possono influenzare l’andamento delle manifestazioni cutanee una volta instaurate: se affrontati nel modo giusto quindi possono facilitare il miglioramento dei sintomi della malattia.

Al contrario, presi per il verso sbagliato, possono peggiorare la situazione della cute malata.

La pulizia del viso è importante, ma lo è ancor di più usare i detergenti giusti. Pensare che lavaggi energetici consentano di eliminare più facilmente il sebo è un errore. Per le pelli irritate dall’acne è consigliata una detersione delicata due volte al giorno, evitando tonici alcolici, saponi abrasivi, maschere e scrub facciali.

Anche l’uso di spugnette può causare piccoli traumi sulla pelle irritata (con fuoriuscita di sangue) e aggravare la situazione. Meglio, quindi, stendere delicatamente il prodotto detergente con le dita e usare acqua tiepida per sciacquare.

Se si suda, è bene lavarsi nuovamente, perché il ristagno del sudore favorisce la comparsa dei brufoli.

Questi, poi, non vanno mai schiacciati: se ci si fa tentare e si prova a eliminare manualmente lo sgradito ospite, esso ritorna più aggressivo di prima. Inoltre, presi dalla foga si possono causare piccole lesioni che danno luogo successivamente alla formazione di cicatrici.

Qualche trucco per non irritare di più la pelle

Altri piccoli accorgimenti possono migliorare le imperfezioni della pelle acneica. Per esempio, è bene evitare l’esposizione al sole e non toccare continuamente la zona interessata dalla malattia.

I raggi solari ispessiscono la cute e invece di asciugarla ne peggiorano le condizioni, mentre non stuzzicare le zone irritate con continui contatti con le mani che, peraltro, non sono mai del tutto pulite, è una strategia che favorisce un miglior aspetto della pelle.

La rasatura, negli uomini, richiede alcune attenzioni. Piccoli stratagemmi per non irritare ulteriormente la cute consistono nello sciacquarla con acqua tiepida prima di passare il rasoio, in modo da ammorbidire i peli, e usare con mano leggera rasoi sempre affilati per non causare abrasioni o tagli.

Se proprio si devono usano cosmetici, eseguire l’applicazione del make-up solo dopo aver usato una base opportuna (anti-acne) e facendo attenzione a usare cosmetici (crema solare compresa, che deve sempre essere ad alto fattore di protezione) rigorosamente “oil-free”, cioè non comedogenici.

Lo stesso vale per i gel e gli altri prodotti per capelli. Anche questi ultimi non vanno trascurati quando si hanno problemi di acne. Capelli molto grassi richiedono lavaggi frequenti, anche tutti i giorni, con shampoo delicati.

Quali prodotti scegliere e a chi rivolgersi

Più precoce è il trattamento, minore è il rischio che si formino segni o cicatrici difficilmente eliminabili successivamente.

Per la cura dell'acne in caso di forme lievi di acne si possono usare prodotti topici specifici da applicare localmente che nella maggior parte dei casi contengono perossido di benzoile (ad azione antibatterica), acido salicilico, zolfo.

È buona regola applicarli 10-15 minuti dopo essersi lavati: lasciando passare qualche minuto dal lavaggio, si ripristina il film idrolipidico che facilita l’assorbimento di questi preparati.

Bisogna anche pazientare un po’ per vedere i risultati della terapia, che compaiono non prima di 6-8 settimane. Se l’applicazione di questi preparati tende a seccare la cute, è bene farsi consigliare dal dermatologo una crema che assicuri la giusta idratazione.

I trattamenti per le forme lievi di acne comprendono anche farmaci su prescrizione medica, quali antibiotici o retinoidi per via locale, oppure anticoncezionali orali, la classica pillola, ma questi rimedi devono sempre essere prescritti da un medico.

Se l’acne è di tipo grave, è opportuno ricorrere allo specialista, che potrà optare tra diverse possibilità terapeutiche specifiche per la malattia: drenaggio ed eliminazione chirurgica delle cisti, alcuni trattamenti di medicina estetica come il laser, iniezioni di corticosteroidi all’interno delle lesioni, oltre all’uso di retinoidi, antibiotici o contraccettivi per via orale.

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