Il coenzima Q10 dà una mano al «cuore stanco»

Lo rivela un’importante ricerca americana: chi soffre di scompenso cardiaco trae benefici dagli integratori alimentari che contengono questa molecola.

Il coenzima Q10, detto anche ubichinone, migliora l’efficienza cardiaca in chi soffre di scompenso. A dirlo è un team di ricercatori della Tulane University di New Orleans, il cui studio è stato pubblicato sulla rivista American Journal of Clinical Nutrition.

Dall’indagine emerge che chi, soffrendo di scompenso cardiaco, assume attraverso integratori alimentari un dosaggio giornaliero compreso tra 60mg e 300mg di coenzima Q10 ottiene un incremento medio del 3,67% della frazione d’eiezione, vale a dire la porzione di sangue che a ogni battito il cuore espelle dal ventricolo sinistro.

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La frazione d’eiezione è una misura dell’efficienza cardiaca che, in caso di scompenso cardiaco, si riduce comportando una serie di sintomi e disturbi anche gravi.

«Da tempo è noto che per migliorare l’efficienza del cuore in chi soffre di questa patologia» ha affermato Dominica Fotino, coordinatrice dello studio «servono sia le terapie farmacologiche sia una dieta che fornisca i nutrienti essenziali per il buon funzionamento del cuore, quali per esempio il coenzima Q10, il magnesio e la vitamina B1 (tiamina)».

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