La tachicardia non ha sempre a che fare con il cuore

Arriva così, all’improvviso, con il cuore che comincia a battere all’impazzata. Ma non sempre è tutta colpa dell’apparato cardiaco. Ecco tutte le possibili cause.

All’improvviso il cuore comincia a battere all’impazzata, si ha una forte sensazione di spossatezza e affanno generali. A volte anche con sudorazione fredda, vertigini e nausea.

È quello che i medici chiamano tachicardia. E dà anche quella sgradevolissima sensazione di “sentire” i propri battiti come colpi in gola o nel torace.

Il pensiero corre subito a un grave problema cardiaco o all’infarto imminente. E, in effetti, molte delle cause vanno ricercate all’interno del cuore.

Tuttavia, non sempre è così. Vediamo quando è il caso di preoccuparsi e quando, invece, le palpitazioni possono essere causate da un problema banale o addirittura da uno stato fisiologico.

Che cosa è

Tecnicamente la tachicardia è l’aumento della frequenza cardiaca, ovvero del numero di battiti che il cuore compie in un minuto oltre i valori normali, che per un adulto sano a riposo oscillano tra i 60-100.

Il limite dei 100 battiti al minuto, tuttavia, non deve essere considerato un valore soglia valido in assoluto. Ci sono individui che in condizioni normali hanno un ritmo cardiaco più lento di altri. Inoltre, la frequenza cardiaca varia in base all'età:

Fascia d'età Frequenza cardiaca a riposo
Neonati Da 80 a 180 bpm
Bambini Da 80 a 100 bpm
Adolescenti Da 70 a 120 bpm

Per evitare di sottostimare un incremento della frequenza sarebbe più corretto considerare la tachicardia come l’incremento del ritmo cardiaco al di sopra del normale valore a riposo di ciascuno.

In ogni modo, non si tratta necessariamente di un sintomo di malattia. La frequenza cardiaca aumenta normalmente anche con l’attività fisica, lo stress, le forti emozioni, l’assunzione di tè, caffè o altre sostanze eccitanti come il fumo di sigaretta. E non soltanto.

Mamme al cardiopalmo

L’aumento della frequenza cardiaca è da considerarsi fisiologico, per esempio, in gravidanza tanto che fastidi come il respiro veloce, la percezione dei battiti cardiaci e un senso di spossatezza sono frequenti e normali, soprattutto nel primo e terzo trimestre. Sono la conseguenza dell’adattamento dell’organismo alla gravidanza.

Il corpo della donna, infatti, già dalle prime settimane di gestazione subisce diversi cambiamenti fisiologici, alcuni dei quali interessano direttamente il sistema cardiocircolatorio e possono predisporre alla comparsa di tachicardia e palpitazioni.

Se la colpa è del sistema cardiocircolatorio

Soltanto gli incrementi di frequenza cardiaca rispetto alla norma di ciascuno e in assenza di una delle possibili cause appena viste deve far pensare a una tachicardia dovuta a problemi organici o funzionali all’interno o all’esterno del cuore.

Arteriosclerosi, insufficienza coronarica, infarto e qualunque altro problema che alteri il sistema che avvia e regola la contrazione delle fibre muscolari del cuore, e quindi il battito cardiaco, sono tra le più frequenti.

E quando si riscontra un’alterazione degli impulsi nervosi si parla di tachicardia patologica, e può essere risolta soltanto identificando la causa primaria che origina il difetto di conduzione nervosa.

Ma le più difficili da risolvere se non si interviene con terapie specifiche o direttamente sul cuore sono le tachicardie di origine cardiovascolare, come l’aterosclerosi.

Mantenere sotto controllo in modo regolare i propri livelli di colesterolo, trigliceridi e altri parametri importanti per svelare precocemente il problema, aiuta a proteggersi da esiti più gravi.

Origini meno preoccupanti

Tra le cause extracardiache di aumento della frequenza dei battiti ci sono la febbre, i disturbi gastrointestinali, l’ipertiroidismo e il diabete. Che preoccupano meno, dal punto di vista cardiologico, perché quando vengono curati si ha anche una completa scomparsa del sintomo cardiaco.

Fenomeni transitori o episodici di tachicardia che possono essere più facilmente gestiti anche da soli sono invece quelli che si verificano in caso di ipotensione, stress e disturbi ansiosi.

Ma quanto ci scombussolano stress e ansie?

Lo stress, in medicina, è sempre sulla cresta dell’onda. Anche nel caso della tachicardia è una causa importante in persone altrimenti sane: le tensioni alterano il meccanismo di controllo del sistema nervoso portando il cuore a battere più in fretta per pompare più sangue segnalando che c’è uno stato di emergenza.

Lo stesso vale per chi prova un’improvvisa e intensa emozione o vive in uno stato ansioso continuo. In tutti questi casi è assolutamente opportuno evitare il fumo di sigaretta e il consumo di caffè o altre sostanze che possono accentuare lo stato di ipereccitabilità nervosa, e quindi la ricorrenza di episodi di tachicardia.

I disturbi del ritmo da cause non cardiovascolari possono trovare giovamento anche da rimedi naturali quali il tiglio e il biancospino.

Le tachicardie patologiche richiedono invece sempre l’intervento del medico che dovrà accertare, dopo una serie di esami specifici, la causa e decidere quale terapia, farmacologica o chirurgica, intraprendere.

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