Otiti ricorrenti: prova con l’acqua di mare

Essenziale evitare i malanni di stagione tenendo pulite le vie aeree con soluzioni saline isotoniche.

Un colpo di freddo, un raffreddore, una tonsillite. Basta poco perché le tube di Eustachio, quei canalini che mettono in comunicazione il retrobocca con l’orecchio, siano ostruite dal muco e si infiammino.

E così si scatena l’otite. Negli adulti è un fenomeno poco frequente, ma nei bambini nei primi anni di vita, vittime abituali di infezioni virali e batteriche di naso e gola, le infiammazioni dell’orecchio sono molto comuni. Con tutto quel che ciò significa in termini di dolore, malessere, pianti, inappetenza e notti agitate.

Per ridurre la probabilità che il disturbo si instauri è innanzitutto necessario prevenire le condizioni che lo favoriscono, ossia raffreddore, influenza, tonsilliti e bronchiti, evitando due disagi in un colpo solo.

Come fare? Oltre a proteggere il bambino da sbalzi di temperatura e, nei limiti del possibile, dalle occasioni di contagio (vicinanza con persone già ammalate, frequentazione di luoghi pubblici affollati nei periodi di massima diffusione dei virus influenzali ecc.) un rimedio efficace viene dall’acqua di mare.

O meglio, da soluzioni isotoniche sterili caratterizzate da una composizione di sali minerali simili a quelle marine, da utilizzare in gocce per lavaggi nasali quotidiani oppure sotto forma di aerosol per liberare il naso dalle secrezioni, attenuare infiammazioni iniziali e riequilibrare le mucose, rendendole meno suscettibili all’attacco di virus e batteri.

In gocce o con l’aerosol

Sono molto semplici da usare e molto ben tollerate anche dai bambini di pochi mesi. Nel caso dei lavaggi nasali è sufficiente instillarne poche gocce in ciascuna narice e, quindi, eliminarle insieme al muco con un piccolo aspiratore nasale in gomma morbida, oppure facendo soffiare il naso al bambino con una certa decisione.

Nel caso dell’aerosol, basta aggiungere la soluzione nell’ampolla dell’apparecchio e procedere alla somministrazione del vapore con la mascherina come d’abitudine.

Oltre che a scopo preventivo, questi due interventi sono preziosi anche quando l’otite è già presente, per favorirne la guarigione in modo fisiologico e senza il rischio di effetti collaterali.

Bisogna, infatti, ricordare che per le infiammazioni dell’orecchio non esistono molti rimedi efficaci. E questo perché, nella maggior parte dei casi, a determinarle sono la già citata ostruzione delle tube di Eustachio oppure virus, contro i quali non esistono farmaci appropriati specifici.

Nei casi, fortunatamente rari, in cui è presente un’infezione batterica possono essere utili gli antibiotici, ma l’opportunità del loro impiego deve essere sempre stabilita dal medico e comunque limitata alle situazioni di effettiva necessità, se non se ne vogliono trarre più danni che benefici.

Se molto intensi, per alleviare dolore e infiammazione all’orecchio e attenuare l’eventuale febbre associata all’otite si può somministrare un farmaco analgesico o un antinfiammatorio, ma anche in questo caso deve sempre essere il medico a consigliarlo e a indicare tempi e dosaggi del trattamento.

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