Jet lag

Che cos’è

L’espressione “jet lag” indica un insieme di disturbi che colpisce chi, viaggiando in aereo, attraversa in breve tempo diversi fusi orari e subisce un’alterazione del ritmo della veglia e del sonno.

Cause

Il funzionamento dell’organismo ha un ciclo di circa 24 ore (ritmo circadiano) ed è sincronizzato sull’alternanza del buio e della luce a cui corrispondono non solo il sonno e la veglia, ma anche modificazioni cicliche della pressione arteriosa, della temperatura corporea e la produzione di alcuni ormoni.

Arrivare per esempio a destinazione nel primo pomeriggio quando secondo l’orologio biologico del viaggiatore, sincronizzato con l’orario del luogo di partenza, dovrebbe già essere notte, causa una sorta di “allungamento” della giornata per chi viaggia; il ritmo circadiano subisce così uno sfasamento che provoca disturbi e necessita qualche giorno per essere risincronizzato.

Sintomi più comuni

I sintomi più frequenti del jet lag sono l’insonnia e la sonnolenza diurna, a cui possono aggiungersi perdita di appetito, irritabilità, senso di spossatezza e irregolarità intestinale.

I rimedi

La contromisura principale da adottare è cercare di far coincidere al più presto il sonno e la veglia con le ore notturne e diurne del luogo in cui si è giunti.

Se si arriva a destinazione durante il giorno è bene non cedere al sonno e attendere la notte per andare a dormire, concedendosi al massimo un sonnellino nel caso non se ne potesse fare a meno; se si arriva di notte è bene rimanere al buio e cercare di prendere sonno.

È utile sapere anche che bisogna prestare attenzione alla direzione del volo: se si viaggia da est verso ovest l’adattamento è più rapido perché la giornata si “allunga” per il viaggiatore che dovrà restare sveglio più a lungo ma sarà aiutato in questo dalla luce diurna e riposerà poi durante la notte.

Se si viaggia invece da ovest verso est l’adattamento sarà più impegnativo perché la giornata si “accorcia” ed è più difficile anticipare il riposo notturno.

Per favorire l’adattamento è buona regola inoltre evitare l’assunzione di caffè e bevande alcoliche prima e durante il viaggio per cercare di essere rilassati e aiutare così l’organismo ad abituarsi ai ritmi biologici richiesti dagli orari del luogo di destinazione.

È possibile aiutare l’organismo anche modificando le proprie abitudini nei giorni precedenti la partenza e “avvicinandole” a quelle del luogo di destinazione, anticipando o posticipando di una o due ore gli orari dei pasti e dell’inizio del riposo notturno.

La melatonina

Un rimedio adottato negli ultimi anni e talvolta consigliato per minimizzare il jet lag è l’assunzione di melatonina, un ormone la cui produzione naturale viene alterata dallo sfasamento dell’alternanza veglia-sonno.

Benché la sua utilità non sia stata definitivamente dimostrata, le sperimentazioni dimostrano che alcune persone traggono giovamento dall’assunzione di melatonina somministrata prima di coricarsi per la durata di qualche giorno a cominciare da quello della partenza.

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