Diabete di tipo 1 e sport

A meno di un parere medico contrario, i diabetici possono praticare qualsiasi tipo di sport. È sufficiente bilanciare accuratamente insulina, alimentazione e attività fisica.

Per chi soffre di diabete di tipo 1 è assolutamente possibile condurre una vita normale: basta seguire alcuni accorgimenti quotidiani per fare in modo che l'insulina assunta sia adeguata alla quantità di carboidrati introdotti con l'alimentazione.

Aggiungendo una terza variabile, e cioè l'energia consumata durante l'esercizio fisico, i diabetici possono praticare in sicurezza qualsiasi tipo di sport senza dover temere sbalzi improvvisi nella concentrazione di glucosio nel sangue.

Una questione di ormoni

Chi soffre di diabete di tipo 1 non è in grado di produrre insulina, un ormone fondamentale perché l'organismo possa utilizzare il glucosio come fonte di energia. Perciò per poter praticare sport in sicurezza, il diabetico deve tarare la dose di insulina in base alla durata e all'intensità dell'esercizio.

Durante l'attività fisica i muscoli hanno bisogno di energia per contrarsi. Però se la dose di insulina è troppo bassa anche se c’è in circolo glucosio sufficiente, l'atleta non riesce a produrre da questo l’energia necessaria per l'esercizio fisico, mentre le concentrazioni ematiche di glucosio salgono pericolosamente (iperglicemia).

Ma anche una dose di insulina troppo elevata ha ripercussioni sulla performance atletica, oltre che sui livelli ematici di zucchero: la concentrazione di glucosio nel sangue diminuirebbe troppo provocando ipoglicemia e il cervello non sarebbe più sufficientemente vigile.

Il paziente diabetico deve quindi controllare i propri valori di glicemia prima e dopo l'attività per verificare che l'esercizio non peggiori uno stato di iper o di ipoglicemia.

Inoltre, per assumere la corretta dose di insulina, si deve considerare che la stessa contrazione muscolare rende l'organismo più rispondente all'insulina stessa e il muscolo, quando si contrae, può prelevare un po' di glucosio dal sangue senza bisogno dell'azione dell’ormone. Quindi durante l'attività fisica il bisogno di insulina decresce.

Mangiare e bere per tenersi in forma

Ma l'insulina non è l'unico parametro da tenere in considerazione. Esistono, infatti, buone abitudini che permettono al diabetico di affrontare l'attività sportiva nel modo più corretto e sicuro.

Anzitutto, idratarsi a sufficienza prima, durante e dopo l'esercizio e, poi, preferire cibi a basso indice glicemico, come la frutta fresca, i cereali integrali, i fagioli e il latte, che vengono cioè digeriti lentamente rilasciando glucosio nel sangue in modo graduale.

Meglio farne una scorta 2-4 ore prima dell'attività sportiva e, magari, mangiare anche uno snack appena prima di mettersi in moto o, se ci si allena per più di un'ora, durante l'esercizio.

Al termine dell'allenamento, oltre a reintegrare fluidi e carboidrati è bene far rifornimento anche di proteine, che l'organismo utilizzerà per riparare e costruire i muscoli.

È consigliabile che l'allenatore o il personal trainer siano a conoscenza della patologia, in modo tale da poter intervenire correttamente e tempestivamente qualora dovessero presentarsi problemi.

E non è nemmeno una cattiva idea avere sempre a disposizione tutto ciò che può essere utile per contrastare un eventuale calo glicemico durante l'esercizio.

Silvia Soligon
Silvia Soligon
Romana di adozione, è nata a Milano, dove ha conseguito la laurea in Scienze biologiche e il dottorato di ricerca in Scienze genetiche e biomolecolari. Ha poi continuato a lavorare nell’ambito della ricerca scientifica prima all’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro” di Novara, poi all’Università “La Sapienza” di Roma.   Nella capitale ha proseguito il suo percorso formativo con un master in Scienza dell’alimentazione e dietetica applicata. Sempre a Roma si è specializzata nell’ambito del giornalismo e della comunicazione scientifica, conseguendo il master “Le scienze della vita nel giornalismo e nelle politiche istituzionali” dell'Università "La Sapienza".    Iscritta all'Ordine nazionale dei Biologi e all'Ordine dei giornalisti è socia di Unamsi (l’Unione Nazionale Medico Scientifica di Informazione). Dal 2008 collabora con diverse testate giornalistiche e siti web per la produzione di contenuti riguardanti tematiche medico-scientifiche. Musica e cibo sono le sue grandi passioni. Oggi divide il suo tempo tra la scrittura, il lavoro di nutrizionista e i concerti.

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