Cuore: prevenzione al femminile

Anche le donne, dopo una certa età, devono fare i conti con il rischio cardiovascolare. Ecco come mettersi al riparo.

Di prevenzione cardiovascolare se ne parla da decenni, ma spesso ci si rivolge soltanto agli uomini, mentre le donne non sono, e non si sentono, coinvolte.

Questa scarsa attenzione e la bassa percezione del rischio ha portato a un aumento dell’incidenza di eventi cardiovascolari, non soltanto dopo la menopausa. Una tendenza che può essere invertita con un’adeguata prevenzione.

Stop al fumo

L’abitudine al fumo di sigaretta è il fattore di rischio cardiovascolare più potente nella donna.

Anzitutto perché anticipa la menopausa mediamente di due anni, quindi il calo degli estrogeni arriva prima del tempo facendo perdere al cuore il suo naturale scudo protettivo.

Inoltre aumenta l’ossidazione delle LDL, diminuisce le HDL, favorisce l’aggregazione piastrinica e ha un’azione pro-infiammatoria.

Oggi esistono tanti metodi per perdere il vizio del fumo. Basta chiedere al proprio farmacista di fiducia per avere una panoramica completa e scegliere quello più adatto alle proprie esigenze.

Via i chili di troppo

Con la menopausa alcune donne tendono a ingrassare, soprattutto nella zona addominale (modello androide). Questo comporta un aumento dei lipidi all’interno delle arterie, coronarie comprese.

Gli esperti consigliano di non aspettare la menopausa per raggiungere il peso ideale: essere in forma prima dei 50 anni rende più difficile accumulare i chili in eccesso con la fine del ciclo mestruale.

Fondamentale quindi garantire all’organismo un corretto introito di calorie, facendo anche particolare attenzione alla qualità dei cibi e all’attività fisica.

La dieta del cuore

Via libera dunque a un’alimentazione ricca di frutta e verdure. E poi è bene portare in tavola il pesce almeno due volte a settimana e usare come condimento principalmente olio extravergine d’oliva. Da limitare soprattutto il sale.

Con la menopausa il colesterolo buono potrebbe ridursi e, nel contempo, aumentare quello cattivo. Anche la pressione potrebbe impennarsi, con la fine del ciclo.

È opportuno quindi bandire gli alimenti ricchi di grassi saturi e scegliere invece i cibi ad alto contenuto di fibre, acidi grassi omega-3, potassio e sostanze antiossidanti.

Anche un po’ di vino rosso non guasta, tenendo però conto che nelle donne la soglia nociva del consumo di alcol è inferiore rispetto agli uomini. Al massimo un drink al giorno.

Attività fisica

Le linee guida imporrebbero di fare almeno 30 minuti al giorno di attività fisica moderata (come una camminata di buon passo), da aumentare a 60-90 minuti al giorno per chi ha necessità di ridurre il peso.

È importante perché tonifica la muscolatura, mantiene l’elasticità vascolare, riduce i valori pressori e tiene a bada il colesterolo cattivo e i trigliceridi, aumentando nel contempo i livelli di quello buono.

Gestione dello stress

Non è facile, con i ritmi di vita attuali. Ma cercare di evitare le situazioni stressanti, o imparare a gestirle con più serenità, protegge da eventi cardiovascolari. Lo dimostrano diversi studi scientifici.

Si è visto, infatti, che il cuore femminile è maggiormente esposto al rischio di malattia coronarica in presenza di stress emotivi.

Dal medico con regolarità

Controllare regolarmente pressione arteriosa, colesterolo, trigliceridi e glicemia permette di identificare e curare tempestivamente condizioni quali diabete, ipertensione e dislipidemie. Tutte pericolose per cuore e arterie.

Nelle donne con elevato rischio cardiovascolare potrebbe essere opportuna una terapia ormonale sostitutiva, che deve essere attentamente valutata insieme al medico.

Inoltre, soprattutto dopo i 60 anni e in donne entrate in menopausa in giovane età, non sottovalutare mai dolori improvvisi al petto, anche se non si diffondono alle braccia e si manifestano a riposo.

Susanna Trave
Susanna Trave
Nasce a Milano, dove vive da allora. Dopo aver pensato di fare la giornalista prima e l'architetto poi, alla fine segue le orme della famiglia (che nel codice genetico ha la chimica) e si iscrive a Chimica e Tecnologia Farmaceutiche. Si laurea alla Statale di Milano e, appassionatasi alla materia, mentre lavora come borsista all'Università frequenta, nel medesimo Ateneo, il triennio di Specializzazione in Endocrinologia Sperimentale, specializzandosi nel 1987. Nel 1988 consegue l’Abilitazione all’esercizio della professione di Farmacista.Ma la sua curiosità e la passione - mai sopita - per il giornalismo la portano ad accettare con entusiasmo un posto in una casa editrice scientifica. Da quel momento inizia la carriera giornalistica che la porterà a diventare pubblicista prima e giornalista professionista poi, dopo il superamento dell'Esame di stato nel 1999.Lavora da allora sia per testate rivolte al medico sia in riviste dedicate al grande pubblico, prima come dipendente e, più avanti, come freelance.Oltre che di salute e benessere è appassionata di sport e di animali. Sposata, ha due figli, ormai grandi, quattro gatti, due cani, un cavallo e una vita sempre in movimento.

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