Acerola

Che cos'è

L’acerola (Malpighia glabra) è una pianta arbustiva, rampicante originaria delle aree tropicali e subtropicali dell’America, che può raggiungere anche i 5 metri di altezza. Predilige i terreni argillosi ricchi di humus e richiede temperature che non scendano sotto i 15 °C.

I frutti, drupe del diametro di uno-due centimetri, somigliano molto alle ciliegie e per questo l’acerola è nota anche come ciliegia delle Barbados o del Brasile. Al suo interno il frutto è però suddiviso in spicchi.

Il frutto ha un contenuto elevatissimo di vitamina C, circa quindici volte superiore a quello del kiwi e 20 volte a quello del succo d’arancia.

Le attività

Oltre all’elevatissimo tenore di vitamina C, circa 1.600 milligrammi per etto, contiene anche buoni quantitativi di provitamina A (all’incirca quanto le carote), di vitamine del gruppo B (in particolare acido pantotenico) e di bioflavonoidi e tannini. Tra i sali minerali sono ben rappresentati calcio, ferro e magnesio.

Grazie alla sua composizione stimola le difese immunitarie, aumentando l’attività di fagocitosi dei globuli bianchi e favorendone la maturazione. Sviluppa inoltre un’azione antiossidante inattivando i radicali liberi.

Ha effetti antianemici grazie alla stimolazione della flora batterica intestinale a produrre acido folico, che favorisce a sua volta l’assorbimento del ferro. Svolge un’azione protettiva sui capillari.

Perché si usa

È particolarmente indicata per prevenire e combattere le sindromi influenzali, il raffreddore e le riniti, ma anche in tutti i casi di astenia, carenze vitaminiche, convalescenza.

Leggi anche l'articolo di approfondimento Malanni di stagione: tienili alla larga con la natura.

Per le sue proprietà astringenti è utile in caso di diarrea.

Combatte il sanguinamento gengivale.

Come si usa

Le preparazioni di acerola si presentano come capsule o compresse di estratto secco del frutto nebulizzato e titolato in vitamina C (fino al 25%).

Il dosaggio giornaliero va da 5 a 7 mg per chilogrammo di peso corporeo, da assumersi preferibilmente in due somministrazioni giornaliere, meglio se lontano dai pasti.

Effetti collaterali

L’assunzione di acerola è sconsigliata a quanti soffrono di calcolosi renale, perché un eccesso di vitamina C favorisce la formazione degli ossalati che danno origine ai calcoli. Un altro disturbo che sconsiglia l’assunzione dell’acerola è l’acidità gastrica.

Interazioni

Le elevate dosi di vitamina C contenute nell’acerola contrastano l’attività disinfettante delle vie urinarie dei glucosidi idrochinonici contenuti in preparati erboristici a base di uva ursina, corbezzolo, rosmarino.

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